Niente in una Notte

Esposizione d’illustrazioni – Dal 4 maggio al 10 giugno 2007 @ Cirolo a.r.c.i. Le Chat Noir, piazzetta S.Rocco 7 Tortona AL

Secondo comunicato stampa, 28.04.07

Niente in una Notte non avrà luogo.
Non il 4 maggio, comunque. Non so ancora se rimandarla a un momento più sereno o se i fantasmi di questi giorni mi impediranno di riprendere in mano il progetto; probabilmente, dato l’orgoglio che ho suscitato in mio padre nell’organizzare l’inaugurazione, e nel dipingere le immagini, avrò la forza di andare fino in fondo. Ma non ora. Ora mio padre sta male, e ha bisogno di me, di tutti noi. Mercoledì 25 aprile, nel pomeriggio, mio padre è stato colpito da malore; nell’arco di poche ore il quadro clinico si è chiarito ( pur essendo tutt’ora in attesa degli esami approfonditi), ed è una situazione che ci ha lasciati atterriti. Dunque, dato l’amore che provo per i miei genitori, e il bisogno che da sempre sento di restituire loro i sacrifici fatti per crescermi nella rettitudine, scafato di cultura ed interessi, mi pare automatico dedicare ogni fibra del mio essere alla cura di mio padre.
Ti devo tutto, Patèr, grazie.
Desidero inoltre ringraziare tutte le persone, i parenti, gli amici, i colleghi dell’ Ospedale di Tortona e tutti gli sconosciuti che in questi fottuti giorni si stringono a noi, tutti ugualmente afflitti da questa sciagura, tutti annichiliti dalla malattia che si è abbattuta su mio padre, a nome di tutta la famiglia un sentito grazie, il vostro calore ci sta aiutando a superare queste prime ore d’attesa e dolore.

Mio padre, il Dottor Valter Franzosi, è un buon uomo, ottimo chirurgo dall’infinita umanità, mosso dalla missione di aiutare, mai dall’ interesse. Non sono parole di rito, sono le evidenze che l’hanno reso tanto amato e rispettato nel lavoro come nel privato, e chi lo conosce e ora legge queste righe non può che assentire.

Primo comunicato stampa, 10.04.07

Niente in una Notte scaturisce da tre anni di riflessioni sugli stilemi e i linguaggi del noir, studiati a fondo da fRanz nel 2004 in occasione del progetto di Tesi IED in collaborazione col Noir Festival di Courmayeur.
Se allora l’accento era posto sul “losco sottinteso” delle situazioni rappresentate, oggi l’autore preferisce un approccio immediato, una visualizzazione spudorata e chiassosa di eventi silenziosi. Le tavole, libere dal limite della rappresentazione autoconclusiva, del disegno fine a sè stesso, contengono una narrazione scansita in più passaggi, senza una necessaria concatenazione inizio/svolgimento/fine.
Questo approccio è stato impostato nel 2004, con l’immagine pugile affranto (in esposizione), e diviene oggi norma delle illustrazioni, nell’ottica di una commistione narrativa con un altro genere, il fumetto; si tratta dunque di ” illustrazioni da leggere”, di brevi racconti muti, in cui più linguaggi grafici
( pittura, collage, grafica… ) collaborano alla resa finale.

L’Esposizione

“Quello che di notte non accade, ma succede; quello che l’uomo della strada teme e sogna; quello che capita solo nei romanzi, quello che non capita solo nei romanzi; eventi che non hanno luogo, Niente in una Notte.
Esposizione d’illustrazioni noir dedicate alle ombre della città e dell’uomo, ai suoi riti e alle sue morbosità. E, s’intende, dedicate alla Notte”

venerdì 4 maggio 2007 ore 22:00 inaugurazione con performance: franz ai pennelli ritrae la Musica Biologica allevata a Terra di Fedele, Serrapiglio e Bertoni col contrappunto elettronico di Dj Agry-Cool.
La serata andrà a degenerare in jam session,
SONO INVITATI MUSICI E CANTANTI A PRENDERE PARTE ALL’ESPERIMENTO.
Guarda le illustrazioni >

L’Autore
di Enrico Camontelli, pittore e scultore

Sempre rapace nel confondere l’ordine con il caos, Andrea è artista nell’equilibrio. Si schiera istintivamente tra gli animali ancora in grado di intuire i propri bisogni senza ulteriori, inutili distrazioni…sa mordere, perchè conosce la fatica, e con disarmante astuzia ci lascia ad ascoltarlo.
E’ da cercare nei momenti scomodi tra guerrieri della parola diversa…lì trovai questo caro amico, ci accomodammo, iniziando a delirare.