dal 4 al 12 ottobre 2008 @ Numerootto
via De Amicis 8 Tortona AL
Intensa affluenza! Ma intensa intensa intensa…
Ottimi risultati ottenuti all’inaugurazione dell’esposizione Spaesamenti, illustrazioni per un possibile girovagare, tenutasi nel pomeriggio di sabato 4 ottobre presso lo spazio espositivo NumeroOtto, nei pressi del Duomo di Tortona.
L’elevata affluenza ha premiato il lavoro di rete effettuato da fRanz con la preziosa collaborazione del Circolo Le Chat Noir, impegnato nella gestione del rinfresco (molto apprezzato dai visitatori), e delle indomite ragazze dello staff della Galleria.
Il lungo pomeriggio d’apertura, conclusosi a tarda ora, ha visto picchi d’affluenza inaspettati, con Piazza De Amicis colma di pubblico in attesa di poter visitare l’esposizione.
Anche il secondo step d’apertura, domenica 5 ottobre, ha registrato un continuo affluire di interessati, richiamati dallo show pubblico offerto dalla band Sintomi di Gioia, freschi di pubblicazione della loro ultima fatica, l’album Segnalibro.
Dato l’interesse suscitato dalle opere in mostra è già in lavorazione una II° serie di illustrazioni, col fine di farne una mostra itinerante da veicolare in diversi spazi espositivi attraverso varie città.
Un ringraziamento particolare va al Comune di Tortona, Assessorato alla Cultura, per la copertura logistica di tanti aspetti relativi all’organizzazione; grazie dunque a Giorgio Gatti e Corrado D’Andrea per la Pazzzienza e la disponibilità.
La possibilità di realizzare le illustrazioni è piovuta dal cielo grazie alla disponibilità di Piero Mega e a tutto lo staff di Megacomunicazione, che ha “coperto” ed atteso fRanz durante i due mesi di pittura da terrazzo.
FotoReport
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L’esposizione
La galleria numerootto, Tortona, ospita la prima esposizione antologica SPAESAMENTI, Illustrazioni per un possibile girovagare.
In mostra la serie dei Touristi SpaEsati, illustrazioni ad olio, acrilico e tecnica mista.
INAUGURAZIONE SABATO 4 OTTOBRE, ore 18.00
DOMENICA 5 OTTOBRE alle 17.00 di fronte alla sede espositiva si terrà uno showcase acustico dei Sintomi di Gioia, band emergente che celebra l’uscita del nuovo disco Segnalibro.
Press
Quotidiani.pdf | Intervista Radio Pnr
Comunicazione
Pieghevole.pdf | Locandina.pdf | Flyer.pdf | Invito.pdf
Dicunt
Folco Fedele, musicista ed amico
Sognatore Pratico.
Affinatosi alla bottega di chi, in quella scuola di Atene, protendeva il braccio verso il basso.
Eppur Sognatore: capace di intravedere dei suoni specchiarsi o annusare parole. Eppur Pragmatico: abile a maneggiar sia la bolla del muratore che la lima del poeta.
Funambolo Galante, modernamente all’antica, a misura di metafora, a distanza di volontà.
Ossimoricamente perfetto, questo genere rarissimo di Criminale è stato visto aggirarsi tra la città e nelle campagne circostanti…
Un consiglio ai Giudici, ai Giustizieri e ai Supereroi dall’ indice facile: sedetevi, “….”e lasciateVi divertire….”
Enrico Camontelli, pittore e scultore
Sempre rapace nel confondere l’ordine con il caos, Andrea è artista nell’equilibrio. Si schiera istintivamente tra gli animali ancora in grado di intuire i propri bisogni senza ulteriori, inutili distrazioni…sa mordere, perchè conosce la fatica, e con disarmante astuzia ci lascia ad ascoltarlo.
E’ da cercare nei momenti scomodi tra guerrieri della parola diversa…lì trovai questo caro amico, ci accomodammo, iniziando a delirare.
Pia Primarosa
Spaesamenti, strusciamenti e struggimenti di colori morbidi e linee ancor di più.
Andrea ci vede la gioia, tu ci leggi una maturazione evoluta, nello spazio di un quadro una storia vissuta, un equilibrio instabile di viottoli angusti, caseggiati accoglienti quanto incombenti, facciate antropomorfe, antri e caverne buie dove rifugiare insicurezze e …
Visualizza altro, paure nella paura stessa di denudare l’anima e spalmarla su una tela spalancata. Cornice metropolitana di cielo e mattoni pastello, giardini senza alberi, ponticelli senza acqua, terrazzi senza fiori e figurine dalle folte chiome, in gran parte spigolose, quasi sempre sole, qualche volta in coppia, lunghi arti stecchiti, dominatrici sempre, anche quando sprofondate nella lettura o nell’immobilità di un pensiero imperdibile o dell’attesa sembrano lì per caso.
Se lui compare è una caricatura, spesso ispirata agli amici del “Gatto”, perchè a franz basta sollevare gli occhi, quando immerso nella sua musica e nella sua ispirazione stende lunghe pennellate nelle sfumature dell’ ocra sul foglio poggiato sul tavolino, per vederne uno e scambiare un sorriso.
Omar Vitale, da PiazzaMinerva.it
Il venticinquenne Andrea Franzosi espone i suoi spaesamenti, il suo mondo di immagini ultra delineate, dai colori forti e determinati, che descrivono la quotidiana realtà delle strade, rappresentando finanche la segnaletica stradale, cartelloni, manifesti, semafori, automobili coloratissime, pubblicità.
Non può non colpire la retina e la fantasia di un pittore, al di fuori di ogni pretesto figurativo in senso tradizionale.
“Nel mio lavoro io cerco di tener conto delle impressioni e degli choc che ricevo continuamente”.
In queste opere si riesce a cogliere la profonda trasformazione sociale e psicologica di un’Italia in mutamento: il boom economico che cambia radicalmente abitudini e gusti, il paesaggio urbano si trasforma e diventa in gran parte artificiale, non privo di molte inquietudini.
Giacomo Maria Prati
Andrea Franzosi, giovane creativo pavese-tortonese, parte dalla cultura dei writers, della street art e dell’illustrazione per esplicare un suo percorso che coniuga idee ampie e ambiziose, emergenti istintivamente, quasi ancestralmente, dal retroterra umanistico, a stilemi giovanili e micropoetici.
Nel 2005 nella sua partecipazione alla prima edizione di Pictor in Fabula Andrea ideò il Sinolo, reinvenzione postmoderna di un concetto aristotelico, dipinto come una forma assoluta e assolutamente ipnotizzante.
Ma già compariva Turisti spaesati in Liguriam, incipit di una via di approfondimento che oggi in questa sede appare maggiormente matura e disinvolta.
Il concetto di “spaesamento” del turista ci apre e dilata la percezione del paesaggio alla dinamica del metabolismo del vissuto.
Andrea ragiona inoltre sul concetto di “spaesamento” e di esperienza “turistica” del paesaggio, realizzando opere fra pittura e illustrazione dedicate ai tetti della città quali paesaggi indipendenti, il ciclo Anabasi, opere rivolte a rievocare una Liguria stralunata dal tedioso sudaticcio turistico, e visioni di paesi dell’appennino deformati da una canicola mentale.